L’esposizione, dal titolo Wall of Sound, presenta cinquantatre immagini di uno dei maggiori fotografi contemporanei di musica.

In occasione dell’apertura al pubblico del museo dedicato al celebre compositore Gioacchino Rossini la città di Pesaro dedica un ulteriore omaggio al mondo della musica attraverso la mostra di Guido Harari, uno dei massimi fotografi contemporanei di musica, autore di celebri ritratti e notissime copertine di dischi di artisti che spaziano dal rock, al jazz, alla musica classica.

L’esposizione, dal titolo Wall of Sound è curata da Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, e organizzata in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti di Parma. Dall’11 giugno all’8 settembre  presenta, attraverso 53 fotografie, un’ampia panoramica del lavoro di Harari che, in più di quarant’anni di attività, ha immortalato musicisti del calibro di Fabrizio De André, di cui è stato uno dei fotografi personali, Lou Reed, Giorgio Gaber, Bob Dylan, Vinicio Capossela, Kate Bush, Vasco Rossi, Peter Gabriel, Enzo Jannacci, Riccardo Muti,  Miles Davis e tanti altri.

Un dialogo tra passato e presente che accosta il genio di Rossini, artista acclamato a livello internazionale dai suo contemporanei, e i miti dei nostri tempi.

Come scrive il curatore “Guido Harari possiede il raro talento di cogliere la personalità dei musicisti sia nel corso della performance sul palco sia nello svolgersi delle sedute – questa volta intime ed esclusive – durante le quali prendono forma i ritratti. Nell’uno e nell’altro caso il risultato è un’immagine iconica, che si deposita subito nell’immaginario collettivo e perde persino la propria connotazione cronologica. Accade con la Fender Telecaster alzata verso il cielo da Springsteen o con le contorsioni di Iggy Pop, così come con il ritratto ‘assai compreso di sé’ di Philip Glass o quello ironico di Ennio Morricone. Diviene difficile, se si conoscono queste immagini, non richiamarle automaticamente alla mente per prime ogni qual volta si senta o si pronunci il nome dei musicisti che le animano”.

Guido Harari
Ispirato dai grandi fotografi di rock e jazz degli anni Cinquanta e Sessanta, Guido Harari si è affermato nei primi Settanta come fotografo e giornalista musicale. Nel tempo ha esplorato e approfondito anche il reportage, il ritratto istituzionale, la pubblicità, la moda e il graphic design dei propri libri.
Numerose le copertine di dischi firmate per artisti internazionali come Kate Bush, David Crosby, Bob Dylan, B.B. King, Ute Lemper, Paul McCartney, Michael Nyman, Lou Reed, Simple Minds e Frank Zappa, oltre ai lavori per Dire Straits, Duran Duran, Peter Gabriel, Pat Metheny, Santana e altri ancora. In Italia ha collaborato soprattutto con Claudio Baglioni, Andrea Bocelli, Angelo Branduardi, Vinicio Capossela, Paolo Conte, Pino Daniele, Fabrizio De André, Eugenio Finardi, Mia Martini, Gianna Nannini, PFM, Vasco Rossi, Zucchero e la Filarmonica della Scala.
È stato anche tra i curatori della grande mostra multimediale su Fabrizio De André, prodotta da Palazzo Ducale a Genova, e della mostra Art Kane. Visionary per la Galleria civica di Modena.
Ha realizzato diverse mostre personali tra cui la recente Wall Of Sound al Rockheim Museum, in Norvegia. Tra i suoi libri illustrati Fabrizio De André. E poi, il futuro (2001), Strange Angels (2003), The Beat Goes On (con Fernanda Pivano, 2004), Vasco! (2006), Fabrizio De André. Una goccia di splendore (2007), Fabrizio De André & PFM. Evaporati in una nuvola rock (con Franz Di Cioccio, 2008), Mia Martini. L’ultima occasione per vivere (con Menico Caroli, 2009), Gaber. L’illogica utopia (2010), Vinicio Capossela (2013), Tom Waits (2013), Pier Paolo Pasolini. Bestemmia (2015), The Kate Inside (2016).
Nel 2011 ha aperto ad Alba, dove risiede da anni, una galleria fotografica (Wall Of Sound Gallery) e una casa editrice di cataloghi e volumi in tiratura limitata (Wall Of Sound Editions), interamente dedicate all’immaginario della musica.

GUIDO HARARI. Wall of Sound
12 giugno–8 settembre 2019

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